Forse non tutti sanno che è proprio in Italia che si trovano gli studi di produzione più grandi d’Europa. Negli anni d’oro dei film storici come Ben Hur e Cleopatra, Cinecittà era chiamata infatti la Hollywood sul Tevere. Tra alti e bassi, gli studi hanno continuato a funzionare fino ai nostri giorni. La produzione cinematografica italiana non è legata soltanto a Cinecittà, ma questo importante polo ha costituito un importante impulso alla realizzazione di molti capolavori.
Film d’autore
Alla fine degli anni ’40, Vittorio de Sica firma una delle pellicole più importanti del neorealismo italiano: Ladri di biciclette. Un decennio dopo, esce La Dolce Vita di Vittorio del Sica: il cinema italiano, in quegli anni, è davvero alla ribalta mondiale.
Film dell’orrore
Persona gentile e riservata, Dario Argento, dietro la macchina da presa, si trasforma. Il regista mette in scena i suoi incubi e paure, plasmandoli all’interno di sceneggiature, movimenti macchina e scelte stilistiche che raggiungono lo scopo di terrorizzare lo spettatore dall’inizio alla fine. Una pellicola come Profondo Rosso non conosce un momento di diminuzione di tensione, non concede tregua e pietà né ai suoi protagonisti, né al pubblico.
Le commedie sexy
Basta nominare, uno di seguito all’altro, attori come Alvaro Vitali, Lino Banfi, Edwige Fenech, Renzo Montagnani e Gloria Guida, per evocare subito le atmosfere scanzonate, piccanti e “leggere” dei B-movie italiani a sfondo (quasi) erotico degli anni ’70-’80. Un cinema di genere che fu seppellito dalla critica, e poi, a distanza di anni rivalutato al punto da essere diventato oggetto di studio.
Film comici
Tra gli intramontabili cult del genere comico, troviamo l’epopea tragicomica di Fantozzi. Il personaggio dell’impiegato schiacciato e spesso umiliato dal capufficio e dai colleghi, con i suoi tentativi goffi di rivalsa, hanno garantito a Paolo Villaggio l’amore di generazioni di spettatori.
Grazie ai suoi personaggi esilaranti, teneri, fintamente “duri” e a volte fastidiosi (su tutti – Furio), Carlo Verdone ha scritto alcune delle pagine più divertenti del cinema italiano. Molte delle sue battute ed espressioni sono persino entrate nel linguaggio comune.
Satira e società
Le pellicole di Nanni Moretti meritano, in un’ideale cineteca di film cult, uno scaffale riservato. Il regista di La messa è finita, Palombella Rossa, Caro diario e tanti altri capolavori ha un modo di raccontare i disagi e le problematiche della società contemporanea davvero unico, contraddistinto da uno stile in cui, in prima persona, è attore, osservatore e critico al tempo stesso.
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